CASTELLO CESI
Il castello
Il castello Orsini Cesi è il fiore all’occhiello di Sant’Angelo Romano, luogo dove nel 1603 Federico Cesi ideò, insieme a tre suoi amici Francesco Stelluti, Anastasio De Filiis e Johannes van Heeck, l’Accademia dei Lincei, oggi una delle istituzioni scientifiche più antiche d’Europa.
Dalla cima delle sue torri, sulla magnifica terrazza incorniciata da quattro torri merlate, lo sguardo abbraccia l’Agro Romano e la bassa Sabina. Lo spettatore può ammirare in lontananza i Castelli Romani ed i Monti Cornicolani, la cupola di San Pietro e, in giornate con poca foschia, addirittura il litorale romano. Una veduta mozzafiato, degna compagna di eventi ed occasioni uniche.
Con grandi sforzi oggi, l’associazione Federico Cesi, sta cercando di far rinascere il castello, provando a riportare dentro quelle mura lo spirito artistico e culturale che un tempo le ha animate, nel tentativo di dare un seguito a quanto iniziato da Federico Cesi.
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La storia in dettaglio
Nella seconda metà del XII secolo fu edificata dai Capocci la rocca, costituita da una torre quadrata e da un recinto, entrambi costruiti con pietre locali squadrate poste a cortina. La torre presenta un piccolo ingresso al piano terra e tre piccole finestre in facciata. Il recinto era costituito da quattro “cortine” murarie di protezione, che racchiudevano il cortile. Queste cortine sono in parte visibili all’interno del cortile , in parte sulla facciata est del castello ed in parte sulla facciata ovest dove è visibile una torretta d’angolo posta al centro del bastione. I due lati del recinto a sud ed a est erano allineati alla cinta muraria del borgo. La trasformazione della rocca del castello avvenne ad opera degli Orsini fra il 1371 e il 1444. Furono ispessite le quattro torri d’angolo e costruita la parte abitativa su due piani. Delle quattro torri due avevano la funzione esclusivamente militare ( a nord-est e sud-est ) mentre le altre due avevano anche la funzione di collegamento dei due piani della parte abitativa. Sul lato sud quello più esposto, prospettante sull'attuale piazza borghese, fu edificato l’intero bastione centrale con le due torri cilindriche, contenenti postazioni militari. Successivamente il castello passò alla famiglia dei Cesi.
Federico Cesi, fondatore dell’Accademia dei Lincei, trasformo dal 1615 al 1628 la parte abitativa del castello in dimora nobiliare, limitandosi ad allargare alcune aperture e realizzarne altre. La facciata del palazzo all’interno del cortile fu intonacata. Fu alzato il piano del cortile, interrando parte della torre quadrata e fu costruita una scalinata esterna a doppia rampa, per accedere direttamente al piano primo. I vani delle porte e delle finestre più importanti furono incorniciati con blocchi di travertino recanti la scritta “Federico Cesi L.” Il salone principale fu affrescato nel 1628 con l’albero genealogico dei Cesi e dei Salviati. Il castello con la morte di Federico Cesi ed il passaggio ai Borghese fu progressivamente abbandonato, giungendo a noi in condizioni di massimo degrado. I Borghese realizzarono nel secolo XIX, il corpo aggiunto oggi adibito a sala convegni, aprendo una breccia nella muratura del bastione sud. Durante il ‘900 il castello è stato per alcuni periodi occupato da famiglie locali, poi definitivamente abbandonato. Nel 1988 al 2002 sono stati effettuati i lavori per l’allestimento dell’attuale museo preistorico e protostorico e della sala convegni.
A cura dell’Architetto L. Marcucci